le cupcake quotidien

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photo Wanda Kujacz

mardi 28 avril 2020

la madeleine de Proust


 
C’era un’intervista che leggevo sempre in un giornale francese, chiedevano all’intervistato famoso di turno quale fosse la sua madeleine di proust e molte volte mi sono chiesta quale fosse la mia di madeleine, il mio profumo, il mio ricordo evocatore di un passato lontano. Ne ho pensate di cose.. l’odore di erba tagliata del giardino della nonna ? il sapore dell’acqua brillante ? la bevanda riservata ai grandi eventi di quando ero piccola.. no niente, invano ho cercato nella memoria delle sensazioni ma non ho mai trovato nulla di abbastanza perfetto da poter essere considerato la mia madeleine di proust. Fino a quando stamattina nella mia passeggiata quotidiana in mezzo alle casette con giardino di questo villaggio lontano ho trovato il pensiero che inseguivo da tempo e non perché io abbia ricordi antichi in questa parte di mondo.. ma perché il profumo della primavera é qualcosa di magico ovunque tu sia. Quante volte a Nervi mi sono seduta in giardino a fare niente, a guardare, a respirare quel tepore timido del mattino, i fiori e l’odore dei pini ; ascoltare le rondini e guardare quel cielo blu ma di un blu che non si puo’ dimenticare. Quell’aria colma di promesse e aspettative, ricordo che ogni anno la primavera era un’esplosione di profumi, un nodo allo stomaco e un’energia che non mi abbandonava mai. Cosi come due esploratori io e Carlo andiamo a caccia di fiori bellissimi da guardare ma non toccare, a inseguire con lo sguardo le farfalle ed i gabbiani.. ho davvero voglia di fargli scoprire il mondo con i miei occhi, a caccia di bellezza incantati davanti allo spettacolo piu’ vero. Il mio pirata incontra per la prima volta la primavera e in quest’anno cosi surreale abbiamo ancora tanti motivi per sorridere, forse anche piu di prima, tanti li avevamo dimenticati. Ogni giorno tenendoti per mano riscopriamo il mondo insieme a te, chissà quale sarà la tua madeleine di Proust, amore mio ?